La maggior parte delle persone, quando viaggia per lavoro, vuole sempre viaggiare con stile e alla moda, ma non sempre riesce a trovare il prodotto giusto per il proprio stile.
D’ora in poi non sarà più un problema!
Grazie a Corsivo potrai scegliere il prodotto che desideri e personalizzarlo a tuo piacimento: colore, tipo di pelle e taglia.
L’azienda è specializzata nella realizzazione di borse, valigie, borse, cinture e accessori completamente realizzati in pelle di prima scelta 100% italiana.
Inoltre, il prodotto che sceglierete verrà creato dai famosi maestri artigiani di Napoli che lavoreranno con grande passione per consegnarvi la merce in tempo.

la tradizione continua
Dopo decenni di attività nel settore dell’abbigliamento, con una particolare specializzazione come produttore di borse in pelle, in stretta collaborazione con la bottega dei maestri artigiani di Napoli, nasce il marchio Corsivo.
In breve tempo, aziende già stabilite in Italia e all’estero, decidono di arricchire la propria offerta con borse personalizzate, progettate, modellate e fornite con il nostro marchio.
La qualità fa sempre la differenza
Il nostro design è rivolto in particolare ad aziende sofisticate, amanti di oggetti unici e di alta qualità, che ci apprezzano e ci rendono orgogliosi delle nostre collezioni.
I materiali più utilizzati sono: pelle di vitello, pelle di alce e pelle di Saffiano.
Naturalmente prima scelta e 100% Made in Italy.
Le antiche conoscenze degli artigiani della scuola napoletana sono in grado di modellare borse, valigie e accessori con il gusto della tradizione e dell’esclusività a cui appartengono tutti gli oggetti del Made in Italy.

Prodotti Corsivo utilizzati nel film italiano “Come un Gatto in Tangenziale” nel 2017
I prodotti

valigette da lavoro

Borselli in pelle

Portafogli e porta care di credito

Cinture in pelle

Come è nata la nostra passione
Siamo un’azienda a conduzione famigliare da oltre 40 anni.
Martino fondatore della nostra azienda, costruiva insieme al nonno il “bottaio”, le botti di rovere per dare stallo al vino in cantina.
Possedeva già qualche appezzamento di vigneto, nelle zone più rinomate delle colline alladiesi e produceva vino per la propria famiglia e qualche litro per parenti e vicini di casa che lo acquistavano a buon prezzo e direttamente dal produttore.
Non aveva una vera e propria cantina come siamo abituati a vedere ai giorni nostri. Si sposò negli anni a seguire, ed ebbe un figlio, Marino.
In quel periodo molte aziende metalmeccaniche investirono in Canavese e con la crisi post guerra e la sicurezza dello stipendio decise di andare a lavorare come operaio in una di queste.
Ma non abbandonò l’agricoltura, arrivava nel tardo pomeriggio e seguiva la moglie nei lavori che non era ancora riuscita a svolgere in campagna.
Giorno dopo giorno riuscì a mettere da parte del denaro per poter fare i primi impianti di Canavese Rosso e di Erbaluce con l’aiuto del figlio ormai cresciuto. Anno dopo anno la richiesta del succo d’uva aumentò sempre più, così che iniziò a trasformare la stalla della sua casa, ampliando la cantina già esistente, con i mattoni a vista e quel retrò che non guasta mai.
Giungendo così alla fine degli anni Novanta, dove si fece richiesta per la doc dell’Erbaluce, con le prime etichette e le prime confezioni.
Con il passare degli anni e con la coltivazione di altri appezzamenti di vigneto si arrivò al primo decennio del Duemila.

Marco, seguendo le orme del padre Marino, a soli 19 anni, decide di prendere in mano l’azienda agricola Massoglia, subentrando al posto del nonno Martino. Da lì si intraprese un lungo cammino, che prosegue giorno per giorno tuttora con grande passione.
Qualche anno più tardi è entrata in azienda Chiara, la sorella, seguendo quel sapere che il papà le insegna tutt’oggi nel vigneto. Come quando durante il freddo dell’inverno vicino a una vite in letargo prima di cominciare a tagliare i tralci che non servono si ferma e dice: “vedi da questa gemma maturerà un grappolo o due, da quest’altra niente… E dall’altra uno…” e così via… Questo è il saper fare quel mestiere, l’esperienza degli anni trascorsi nelle campagne e del riconoscere le foglie e i tralci portatori o quelli che non sono produttivi.
Seguendo questo esempio abbiamo continuato la tradizione del buon vino, ammodernando sia la cantina che la gestione del vigneto, tenendo sempre un occhio aperto sul lavoro dei nostri genitori, così da estrarre il succo più prelibato dell’uva dalle colline di una piccola frazione di Agliè, San Gra’ d’Ajè, in cui ha sede la nostra azienda.
Dalla potatura invernale a quella verde ci dedichiamo 365 giorni l’anno facendo sì che i nostri grappoli maturino nel migliore dei modi fino alla raccolta, dando vita al gioiello di punta della nostra azienda, l’Erbaluce.
Vinifichiamo queste uve in due modi differenti: la classica ferma e il Passito, un fiore all’occhiello per il Canavese, un insieme di sapori e profumi che ricordano la frutta matura e la confettura. Un vino che si assapora dopo anni di dimora in cantina tra botti di rovere e acciaio.
Come ogni anno la vendemmia inizia dal Passito: si passa tra le pergole a selezionare solo i grappoli più belli e dorati e soprattutto quelli con gli acini più rari e distanziati, in modo che l’aria, passando tra di loro, non li faccia marcire. Li sistemiamo in cassette su un solaio e lasciandoli appassire fino a gennaio per poi procedere ad una spremitura soffice. Questo mosto viene lasciato fermentare lentamente per qualche mese in botti di acciaio. Successivamente viene fatto riposare in barrique, botti di rovere, e soltanto solo dopo qualche anno dalla vendemmia viene imbottigliato e messo in vendita. Da qualche anno diversi nostri clienti decidono di volerci con loro nel giorno del matrimonio e acquistano le loro bomboniere. Bottiglie di passito personalizzate.
Poi si passa alla raccolta dell’Erbaluce. L’uva viene trasportata in cantina e lasciata raffreddare per una notte. Il mattino seguente viene pigiata e il mosto viene nuovamente raffreddato. tenendo sotto controllo la temperatura il vino mantiene i profumi intensi e freschi del uva in vigna.
L’Erbaluce è un vitigno autoctono del Canavese, noi lo coltiviamo a pergola, antico impianto canavesano destinato a questo vitigno che dà il suo massimo dalla quinta gemma in poi. È per questo che nonostante non sia un impianto comodo da lavorare, perseveriamo con questo tipo di allevamento al fine di ottenere dei risultati ottimali in cantina.

Negli anni con il nonno e il papà abbiamo ingrandito l’azienda famigliare senza mai abbandonare i vecchi metodi di coltivazione, ad oggi abbiamo circa 8 ettari tra pergole e filari canavesani e gli ultimi impianti sono stati allestiti a filare, gujot semplice. Oltre alla coltivazione teniamo molto alla vinificazione prendendo spunto dai vecchi modi di macerazione con i nuovi sistemi di fermentazione. Da poco abbiamo avviato un paio di vigneti di Nebbiolo, altro vitigno che dà ottimi risultati nelle nostre colline moreniche.La vendemmia è il periodo fondamentale per la cantina dove il frutto del lavoro di tutto l’anno matura e viene raccolto. Amici e parenti si ritrovano ogni anno a darci una mano.
«La vendemmia è un giorno di festa, dove si incontrano il lavoro e lo stare insieme.
Dopo tanti anni di sacrifici e duro lavoro insieme ce l’abbiamo fatta e stiamo continuando con la nostra passione, per portare l’Erbaluce in punta alla vetta, insieme ai vini rossi.
Siamo un azienda a km zero associata a Campagna Amica con la quale collaboriamo nei paesi limitrofi per raggiungere direttamente il consumatore finale, con i mercati pomeridiani nelle varie piazze.
Marino è colui che si incontra tra le bandiere gialle della Coldiretti, colui che i clienti riconoscono per il buon vino genuino.
Crediamo molto nelle cose semplici e nella visione di ciò che era una volta.
Le barbatelle, l’uva e il vino sono la nostra passione più grande…svolgiamo ogni giorno i mestieri della produzione del vino con dedizione e quella spensieratezza che c’è nel viso di coloro che amano ciò che fanno.
I nostri vini sono felici e genuini perché noi lo siamo.»
La storia di Carminuccio
«Carminù, buongiorno. Mi daresti per cortesia quattro hamburger, una soppressata, della prosciutella e due cosce di pollo? Qual è u problema! E il problema non si pone più per nessuno da quando il Salumificio cilentano Anna Salamone spedisce i suoi prodotti in tutta Italia.»
«Era ancora nu zuoriu quando Carminuccio Larocca si iniziava in questo mondo della lavorazione della carne e produzione di salumi. Ma non è un mestiere nato così a caso o ereditato dalla famiglia: nasce da un aneddoto ben preciso.
Cresciuto a Sanza, in un Cilento che tutto ha da invidiare ai tempi di benessere attuali, la mamma di Carminuccio, Giovanna, conservava i salami come un tesoro, al riparo dagli occhi insaziabili dei figli e dagli istinti incontrollabili degli animali. Così stavano lì anche mesi, in vasi ben nascosti sempre in posti diversi, sotto lo strutto, sostanza che nell’immaginario di Carminuccio assumeva ogni volta forme fantastiche, qualcosa di una strana consistenza quasi magica che era in grado di conservare al sicuro un salame sì, ma soprattutto un momento.»

«Un giorno non riuscì più a resistere alla tentazione, al solo pensiero che da qualche parte, nella stessa casa, a respirare la stessa aria che respirava lui, potesse esserci anche uno di quei deliziosi salumi. Fu così che, dopo minuziose ricerche, in balia di una fame ancestrale, scoprì il nascondiglio di quel periodo e non esitò a divorarsi quel bel salame ricoperto di grasso. Quando la madre lo scoprì, andò su tutte le furie, anche se Carminuccio continuava a difendersi urlando “mamma non sono stato io, sarà stato il gatto!”. Giovanna, un’altra delle stupende donne del Cilento, non credette a questa versione dei fatti e gliele diede di santa ragione.»
«Da quel momento Carminuccio capìi che non si sarebbe mai voluto separare da quel mondo; non avrebbe più rinunciato a quei sapori forti, decisi, consistenti del maiale; non avrebbe più voluto neanche imparare a stare senza quegli odori che in qualche modo l’avevano fatto crescere, forgiando la persona che è oggi.»
«È così che dopo il matrimonio con Anna Salamone, sua compagna di vita e di mestiere, decidono insieme anche alle figlie Donatella e Giovanna, di dedicarsi alla produzione di salami, prosciutelle e soppressate e alla lavorazione di carni locali, direttamente da Sassano.
Sono ormai passati 25 anni da quando nel 1992 aprivano la loro macelleria nella piazza centrale di Caselle in Pittari, all’Urmo, all’incrocio con il rione Forgia.»
” Quanto vuoi lasciarlo aspettare ancora? ” (Articolo di Giulia Ubaldi, pubblicato sulla rivista “Scatti di gusto”)

Macrigi esporta la VERA cultura italiana nel mondo
La pasta che Macrigi offre ai mercati internazionali non è la pasta che trovate nei supermercati. E'qualcosa di unico,fatta con cuore,passione e sacrifici di una vita intera e tutto ciò, inevitabilmente, ne aumenta il valore.
Lo sanno tutti,noi italiani adoriamo la pasta. Amiamo qualsiasi formato:dalla pasta lunga a quella corta,dalla pasta secca alla pasta fresca,pasta ripiena o pasta classica e potrei andare avanti all’infinito. D’altronde fa parte della nostra cultura che ci contraddistingue all’estero. Una cultura talmente radicata in noi da renderla “sacra”.
Da qui nasce quella che poi sarà una delle filosofie che Macrigi segue: Riportare nel mondo come deve essere preparato un piatto di pasta a regola d’arte,utilizzando prodotti italiani genuini.
Replicare un piatto di pasta come le nostre care nonne fanno da anni e necessario partire dalla materia prima,naturalmente di ottima qualità, e noi questa qualità ce l’abbiamo!

Macrigi nasce appunto per unire le migliori PMI italiane,che riteniamo indispensabili per il bene del paese oltre che essere il motore trainante della penisola,per poi vendere tramite il nostro marketplace (supermercato online) i prodotti che esse producono, ai mercati del B2B E B2C internazionali,utilizzando una rete commerciale di livello globale.
Stiamo facendo passi da gigante e,non per vantarci,ma la pasta che in questo momento offrono le nostre aziende non si avvicina minimamente alla pasta presente nella grande distribuzione. Ha un valore molto più grande.
Ma perchè?
- Fatta a mano o con macchinari non invasivi,
- Nasce rispettando la tradizione e la natura,
- 100% made in italy,
- Ingredienti di qualità,
- Passione,amore,sudore e dedizione per questo lavoro.
Macrigi è alla costante ricerca di piccole-medie imprese che abbiamo le caratteristiche elencate,perchè noi sappiamo che i prodotti che nascono grazie a queste caratteristiche, nascono per soddisfare un mercato piccolo ma di alto prestigo.
«Questo è quello che vogliamo esprimere quando parliamo del vero made in italy, questa è la nostra vera cultura e questo lo vogliamo gridare a gran voce in tutto il mondo!»

Pasta fresca direttamente da napoli.
Facile da servire e sta bene con qualsiasi salsa. E' molto rapida a cuocere,ottima per chi volesse un servizio perfetto e veloce.

La pasta più originale che abbiamo.
Originale perché la combinazione degli ingredienti è sorprendente, Consigliata per chi ha un ottimo palato o vuole fare bella figura con gli ospiti.

Pasta integrale! per una vita salutare.
Seguire una dieta sana è la cosa miglire che tu possa fare.La pasta integrale non piace a tutti ma è ottima per il metabolismo.

Pasta fresca che rispetta la tradizione.
Pasta fresca proveniente dal sud italia.Quando la qualità non conosce limiti si possono ottenere prodotti freschi eccellenti.
Se sei un grossista o un ristoratore e sei un amante dell’italia e dei prodotti che offre iscriviti come tale e vedrai i prezzi dedicati a te.
Ora parliamo seriamente
Macrigi è in grado di rifornire i mercati del B2B e B2C. Qualsiasi categoria che abbia a che fare con la ristorazione o con la grande distribuzione noi siamo in grado di soddisfarla. Vi avviso,non vendiamo solo pasta,ma abbiamo una vasta scelta di prodotti: siamo qui per stupirvi!
Il nostro Team di professionisti è pronto a prendersi cura di voi: presente,attivo e vi tiene costantemente aggiornati sulle ultime novità.
La pasta che le nostre aziende producono è dedicata all’alta ristorazione e alle GDO internazionali, che sono sempre alla ricerca dell’originalità,del cambiamento e si impegna per stupire i propri clienti con piatti sempre più originali e ricercati.
Sapere di fornire questi prodotti genuini e che potranno essere apprezzati in tutte le tavole del mondo ci rende orgogliosi di essere italiani e di far parte di questo progetto.
Inoltre siamo convinti che, ora più che mai, i nostri prodotti made in italy e fatti artigianalmente, siano i più ricercati dai mercati del settore.


Ti racconto la nostra storia e cosa facciamo
L’ oleificio Fullone con sede a Barile in provincia di Potenza (Basilicata), produce un ottimo olio extravergine di oliva per veri intenditori, frutto di un’accurata selezione delle migliori varietà di olive presenti nel territorio e inserisce un impianto proprio conto terzi di elevata affidabilità e convenienza.
Le colline che circondano, essendosi formate in seguito alle numerose eruzioni del vulcano, presentano le caratteristiche particolari che rendono perfette per l’agricoltura. Esse sono infatti coperte da splendidi vigneti (da cui si ricava il rinomato Aglianico del Vùlture) e da secolari uliveti, dai quali si estrae un olio di oliva di altissima e raffinatissima qualità derivante dall’oliva cultivar autoctona, ma non solo, menzionata Ogliarola del Vùlture.

Il terreno, infatti, è incredibilmente fertile, ricco di numerose sostanze nutritive, quali sali minerali, rilasciato con il tempo dalla lava depositatasi e grazie ai detriti delle piante che una volta sommerse dalla lava sono diventate dei concimi naturali per il terreno
I nostri uliveti
Essi vengono coltivati fino a 800 metri di altitudine, anche se le condizioni ottimali sono comprese tra i 200 ed i 600 metri. Quindi le nostre olive sono uniche nel quanto la matrice lavica dei terreni del Vulture conferisce una corposità e delle caratteristiche organolettiche molto particolari.Il suolo e il sottosuolo inoltre, sono particolarmente ricchi di acque minerali e di altre incredibili risorse della terra.


Una storia siciliana
L’Azienda vinicola Giovinotto nasce nel 2017 in Sicilia grazie all’idea di due giovani consapevoli delle immense potenzialità di questa terra ed estremamente legati ad essa, a tutto ciò che ha da offrire.
È da questa fondamentale considerazione che parte il progetto “Giovinotto Wines”, di Antonino Vitale e Luca Licciardello. Si tratta della creazione di un prodotto che sia innanzitutto un prodotto siciliano, già di per sé garanzia di qualità, e che abbia poi le caratteristiche di due rinomati vigneti al cui nome non c’è altro da aggiungere: Nero d’Avola e Grillo. Il “Giovinotto True Sicilian” è il risultato dell’eccellenza di entrambe le tipologie di bacche.
In una situazione territoriale travagliata e di stallo, quale è quella attuale riguardante la Sicilia, inerente all’economia delle colture su cui basa, lo spazio riservato alla produttività è pressoché saturo e soffocante per chi vuole esporre il proprio prodotto nel mercato; ma questo non ha comunque fermato l’iniziativa dei due giovani che hanno preso quindi una decisione difficile e allo stesso tempo intraprendente.

E la qualità del loro progetto non ha tradito le aspettative. Sulla base di una medesima volontà, quella di investire sul proprio futuro scommettendo ancora una volta sulla qualità, Antonino e Luca hanno coniugato due passioni per la realizzazione di un unico esperimento. Da un lato, una particolare predilezione per l’imprenditoria, che impegna Antonino Vitale attualmente in diverse attività commerciali e che, oggi, forse più che mai rispetto al passato, esige un forte sperimentalismo e un’enorme volontà di mettersi in gioco. Quest’ultima, espressione della propria personalità, ha portato il giovane Vitale a rinunciare anche a offerte allettanti nell’ambito del beverage per perseguire a oltranza il proprio obbiettivo. La passione smodata di Antonino ha incontrato quindi l’altra, altrettanto forte, di Luca Licciardello inerente alla produzione vinicola. Dal confronto di entrambi gli interessi ha preso forma un’idea che è stata accolta con molto entusiasmo.

Antonino e Luca hanno trenta e trentasei anni, un’età perfetta per l’intraprendenza ma allo stesso tempo critica. I tempi che corrono, infatti, hanno trasmesso ai giovani l’impressione, palpabile, di un’insufficienza costante di risorse, di possibilità e quindi di futuro.
Eppure è questa l’età in cui lo sperimentalismo acquisisce più forza. Antonino e Luca si sono chiesti innumerevoli volte quanta determinazione ci volesse per avviare un progetto imprenditoriale con al centro un prodotto come il vino, che seppur pare muoversi con più agevolezza nel mercato, è comunque in forte competizione con altre qualità. Tutto questo doveva partire inoltre dalla realtà di un piccolo paese. I due hanno preferito considerare però il contenuto che la loro cantina aveva da proporre, la forza della qualità siciliana e degli ottimi vigneti, ma più di ogni altra cosa il coraggio, culturale prima e imprenditoriale poi, di lanciare una sfida e impegnarsi al massimo per raggiungere l’obbiettivo. Così i due giovani, oggi hanno in serbo un prodotto di rara qualità.

Il Giovinotto True Sicilian nasce da uve di Nero d’Avola selezionate a mano. Ha un colore rosso intenso, vivificato dalla sua compattezza e cremosità, con un iniziale gusto dolce al quale subentra subito il sapore acuto delle bacche rosse in un amalgama che non ha simili.
Il Giovinotto True Sicilian (Grillo) nasce invece dall’uva bianca di un vigneto, che, oggigiorno, sta conoscendo una vera e propria rinascita.
Il vino Giovinotto, che tra l’altro, sebbene sia ancora in produzione da un anno sta già trasferendo le proprie singolari caratteristiche anche nelle tipologie del frappato e dell’insolia, è insomma un prodotto unico per due motivi: perché uniche sono le proprietà dei vigneti siciliani e perché altrettanto esclusivi sono la solerzia e l’ingegno di chi non rinuncia alle proprie passioni e si espone all’intero mercato e alla società culturale fatti di modelli omologati con idee nuove, maturate da riflessioni, portate avanti con raffinata diligenza e senso degli affari, non condizionate dalla cappa delle realtà locali ma aperte a qualunque tipo di confronto perché forti della propria alta qualità.
GARGANELLI AL LIMONE CON ZUCCHINE E GAMBERETTI
Ingredienti:
- 500gr. Garganelli al Limone CARDAMONE
- 2 Zucchine
- 300gr. Gamberetti
- 1 Cipolla
- 1 Aglio
- Vino Bianco, Olio, Sale, Pepe, Dado, Prezzemolo q.b.
Preparazione:
In una pentola d’acqua bollente salata cucinate la pasta. Nel frattempo, lavate e tagliate a cubetti la zucchina, la cipolla e l’aglio e soffriggete il tutto. Aggiungete i gamberi interi, salate, pepate e aggiungete il dado.
Bagnate quindi con il vino bianco e lasciate evaporare. Poi lasciate ridurre il tutto. Scolate la pasta e versatela nella salsa preparata, spadellate aggiungendo un po’ d’acqua di cottura e finitela con una spolverata di prezzemolo tritato.
Preparazione:
Per preparare le Tagliatelle con speck e funghi, iniziate dalla pulizia dei funghi porcini (cercate di non immergerli o addirittura lasciarli a mollo nell’acqua ma strofinarli delicatamente e in modo accurato con una spazzolina morbida, possibilmente senza lavarli, e di raschiare i gambi con un coltellino.
Tutto questo, ovviamente se i porcini non sono molto sporchi di terra. In caso contrario, lavateli velocemente sotto un getto di acqua fredda e poi tamponateli con un panno morbido e asciutto). Tagliateli poi a fette non troppo sottili. Tagliate a listarelle lo speck e tritate il ciuffo di prezzemolo.
In una padella ampia, versate l’olio, poi aggiungete l’aglio schiacciato (potete anche aggiungerlo intero in modo poi da toglierlo facilmente se non lo gradite) e fatelo rosolare a fuoco bassissimo.
Quindi unite lo speck (o se preferite la salsiccia fresca); lasciatelo rosolare per 5 minuti a fuoco dolce, mescolando di tanto in tanto. A questo punto aggiungete i porcini e lasciateli cucinare a fuoco moderato per circa 10 minuti, girandoli di tanto in tanto; quando saranno cotti, unite anche il prezzemolo tritato, insaporite con il sale e aromatizzate con il pepe.
Nel frattempo che il condimento si cuoce, fate bollire in abbondante acqua salata le Tagliatelle CARDAMONE (potete utilizzare l’acqua di cottura della pasta per inumidire il condimento di funghi e speck durante la cottura se necessario).
Quando le Tagliatelle saranno cotte e ancora al dente, scolatele lasciando un residuo di acqua di cottura, e buttatele nel condimento preparato: mescolate bene fino ad addensare il sugo, e impiattate, guarnendo ogni porzione, con un ciuffetto di prezzemolo fresco.
Se preferite un condimento più ricco potete aggiungere al sugo la panna fresca, circa 200-250 ml, che verserete in padella una volta che i funghi saranno cotti. Fate cuocere tutto insieme per un paio di minuti poi spegnete e fate saltare il tutto insieme alla pasta.
RUSTICI CALABRESI ALLA BOSCAIOLA
Ingredienti:
- 500 gr. Rustici Calabresi CARDAMONE
- 500 gr. Funghi Porcini
- 150 gr. Pancetta Affumicata
- 350 gr. Pomodorini Ciliegini Pachino
- 60 gr. Olive Nere Denocciolate
- 1 Cipolla
- ½ Bicchiere di Olio e.v.o.
- Pepe Nero Macinato, Sale, Prezzemolo, Formaggio Grattugiato q.b.
Preparazione:
Pulite i funghi raschiandoli, strofinandoli con un panno umido e tagliandoli a fettine sottili (per far sì che i funghi, in particolar modo i porcini, non perdano il loro buonissimo profumo si consiglia di non lavarli sotto l’acqua ma di usare uno straccio bagnato).
Tagliate poi la pancetta affumicata e fatela saltare in una padella per un paio di minuti. In un’altra padella mettete ad appassire la cipolla tritata, quindi aggiungete i funghi porcini e lasciate cuocere per qualche minuto, dopodiché aggiungete la pancetta.
Unite i pomodorini tagliati in quarti e le olive a rondelle. Fate cuocere fino a quando i pomodori si saranno cotti. Intanto, mettete a bollire sul fuoco una pentola con dell’acqua salata.
Quando l’acqua sarà arrivata ad ebollizione, fate cuocere i Rustici Calabresi CARDAMONE che dovranno però risultare abbastanza al dente. Scolateli, versateli nella padella e mescolate per bene. Servite con una spruzzata di formaggio grattugiato, trito di prezzemolo e un po’ di pepe nero macinato (a piacimento).